Autunno: cadono i capelli. Cosa fare?

In autunno la caduta dei capelli è un fenomeno normale. Ti pare che quest'anno sia più intenso del solito? Niente allarmismi. Ecco alcuni consigli per affrontare in modo corretto il ricambio stagionale dei capelli.

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Perdere i capelli giornalmente è normale quando si tratta di un certo numero limitato e “programmato”. Pertanto, la quantità di capelli, in condizioni fisiologiche, è generalmente stabile. Anche se è impossibile stimare un valore preciso, il ricambio di capigliatura è considerato entro i valori fisiologici quando la caduta è intorno a 50-60 capelli al giorno, o meglio compresa tra 40 e 120, perché proporzionale alla massa di capelli di una persona. Chi ha una maggiore densità di capelli, ne perde di più ogni giorno.

Il ciclo vitale del capello

Ogni capello è composto da una porzione visibile ed esterna che fuoriesce a livello del cuoio capelluto - il fusto -  e una parte interna, il follicolo pilifero. Tanto è maggiore il numero di follicoli,  tanto più la chioma appare folta. In ogni follicolo pilifero e per tutta la vita dell’uomo continuano a ripetersi momenti di crescita e momenti di riposo quindi si parla di ciclo del capello.

Questo ciclo prevede tre fasi:

  • fase ANAGEN: o fase di crescita vera e propria, in cui si verifica l’allungamento del capello. E’ la fase più lunga con una durata media di diversi anni.
  • fase CATAGEN: o fase di involuzione in cui diminuiscono le funzioni vitali e la crescita si blocca. Questa fase dura 2-3 settimane.
  • fase TELOGEN: o fase di riposo in cui le attività funzionali cessano completamente, ma il capello si trova ancora nel follicolo pilifero e cade principalmente quando viene lavato e pettinato.  Questa fase che mediamente dura 3-4 mesi, segna l’inizio di un nuovo ciclo.

Il capello in anagen è fortemente ancorato e può essere rimosso solo esercitando una forte trazione e causando un leggero dolore. Quando invece si trova nella fase telogen i sistemi di ancoraggio sono allentati ed è sufficiente una modesta trazione, per esempio il massaggio durante lo shampoo o il passaggio del pettine, per rimuoverlo. Anche se il capello è caduto il follicolo pilifero non è scomparso perché la matrice germinativa del bulbo è pronta, se non intervengono fattori di squilibrio, a ripartire con un nuovo ciclo.
Ogni follicolo segue un suo ciclo che non avviene in sincronia con gli altri, quindi i capelli cadono un po’ ogni giorno, ma non tutti insieme. L’asincronia permette all’essere umano di avere sempre una massa di capelli costante e di non essere soggetto a periodi con sensibile riduzione della densità.

Caduta eccessiva: cause

Nell’essere umano si può notare una forma fisiologica di caduta dei capelli denominata defluvium stagionale, tipica del periodo primaverile e autunnale. Si manifesta con caduta di capelli abbondante (100-300 capelli al giorno) e può perdurare per 1 o 2 mesi. Questa caduta stagionale è in genere autorisolutiva, tuttavia talvolta può prolungarsi in modo anomalo. Esistono poi condizioni in cui i capelli possono cadere in maniera abbondante: in seguito a stress, in caso di diete drastiche o di abuso di alcool, durante l’allattamento e in menopausa, come pure per l’assunzione prolungata di certi farmaci e in relazione a condizioni patologiche (malattie della tiroide, anemia) o interventi chirurgici. Anche i raggi UV e il fumo di sigaretta possono essere annoverati tra le possibili cause.

E’ possibile in qualche modo prevenire la caduta?

Un primo modo può essere quello di eliminare, le cause più comuni e quindi smettere di fumare, migliorare le abitudini alimentari  e, nei limiti del possibile, evitare l’assunzione i farmaci non indispensabili. D’altra parte utilizzare trattamenti topici e assumere integratori alimentari in situazioni di stress, cambio di stagione, quando si segue una dieta o in menopausa può portare buoni risultati, soprattutto in termini di stabilizzazione e miglioramento della situazione esistente. Poiché il ciclo del capello prevede tempi “lunghi” è importante ricordare che l’efficacia di questi trattamenti può essere visibile solo dopo un uso continuo e costante(almeno 3 mesi) e può variare in relazione alla risposta individuale.

Quali sono i fattori di squilibrio maggiormente responsabili?

La ricerca tricologica identifica come rilevanti nella caduta abbondante, sia nell’uomo che nella donna, gli stati di micro-infiammazione e lo stress ossidativo.

Viene utilizzato il prefisso “micro” perché non ci sono effetti visibili sul cuoio capelluto come l’ arrossamento, ma si parla di ”infiammazione” perché sono coinvolte sostanze caratteristiche dei fenomeni infiammatori, le prostaglandine (PG): alcune “buone” ovvero con effetti positivi sulla crescita e altre “cattive” con attività contraria. Quando queste ultime prevalgono si verifica una caduta abbondante, viceversa, sostanze che assomigliano alle prostaglandine “buone” sono in grado di stimolare, mediante un meccanismo biomimetico, i follicoli in fase telogen a passare rapidamente in anagen che inoltre risulta prolungata.

Lo stress ossidativo è una situazione di sbilanciamento tra i radicali liberi dell’ossigeno (ROS) generati sia a livello endogeno (stanchezza psico-fisica) che da fattori esogeni (inquinamento, UV, carenze nutrizionali) e la naturale disponibilità di difese antiossidanti. Ad alterare il ciclo ideale del capello e pertanto causare ulteriore fattore di fragilità e aumentata caduta dei capelli, possono intervenire localmente anche gli effetti di tipo ormonale:

  • nell’uomo si può verificare un aumento dell’attività della 5-alfa reduttasi, enzima che trasforma il testosterone in diidrotestosterone, ormone androgeno che curiosamente favorisce la crescita dei peli corporei, mentre aumenta la caduta dei capelli 
  • nella donna, specialmente in menopausa si verifica una diminuzione degli estrogeni, ormoni femminili che hanno un effetto positivo sulla crescita dei capelli.     

Trattamenti anticaduta

L’obiettivo principale di questi trattamenti è quello di promuovere la durata della fase anagen e stimolare i follicoli in fase telogen a riprendere un nuovo ciclo, favorendo la crescita di capelli terminali e pertanto contrastando la miniaturizzazione del follicolo e conseguentemente del capello. Per realizzare questo obiettivo tali trattamenti sono formulati per intervenire sui fattori di squilibrio che hanno allontanato il follicolo dal ciclo “ideale”. Il trattamento topico è considerato la via elettiva per controllare l’eccessiva caduta dei capelli e favorirne la ridensificazione perché, applicato sul cuoio capelluto, consente di agire localmente sulle cause di indebolimento e/o atrofizzazione, oltre che ad apportare direttamente elementi nutritivi al bulbo. Il trattamento topico è in genere sotto forma di lozione idroalcoolica per avere la possibilità di applicazione sia sul cuoio capelluto asciutto che umido, dopo lo shampoo, ed evitare quindi untuosità o sensazione di pesantezza sui capelli.  Alla lozione è utile abbinare uno shampoo specifico, che dato il breve tempo di contatto, non può influire in modo significativo sulla ricrescita, ma può essere un importante coadiuvante per controllare altri fattori che contribuiscono alla caduta eccessiva, come l’eccessiva secrezione sebacea. Il sebo accumulato sul cuoio capelluto, infatti, può aumentare lo stato di micro-infiammazione e anche lo stress ossidativo a causa degli agenti inquinanti assorbiti dall’ambiente (smog, sporco). In caso di capelli grassi è quindi utile fare spesso lo shampoo, anche con frequenza quotidiana. Ai prodotti topici e inoltre consigliabile abbinare un integratore alimentare specifico, cioè adottare una strategia IN&OUT. Questo perché il follicolo pilifero è una struttura estremamente sensibile allo stato di salute generale, all’alimentazione e all’ambiente in cui viviamo. Risulta infatti influenzato in senso negativo da carenze alimentari di micronutrienti (diete ipocaloriche) e da situazioni di aumentato fabbisogno (periodi di stress psico-fisico), dall’inquinamento e da altre variabili come l’abitudine al fumo e l’età.

Un integratore specifico per favorire la salute dei capelli è tradizionalmente basato su alcune vitamine (Biotina, Niacina), particolari minerali (Zinco, Rame, Selenio) e aminoacidi solforati come la cisteina, importante per la formazione della cheratina. Poiché lo stress ossidativo gioca un ruolo chiave sul benessere dei capelli, sono aggiunte anche sostanze antiossidanti di origine vegetale.

Prima di trarre conclusioni affrettate, rivolgiti a uno specialista per un controllo accurato!

LM | 08/09/2019 15:39:22