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Etciù! È arrivata la primavera.

salute

La primavera è sinonimo di sole, belle giornate e aria aperta ma, questa stagione rappresenta un momento di fatica e sofferenza per i pazienti allergici ai pollini delle diverse piante, che si avvicendano mese dopo mese. 

Negli ultimi decenni, in Italia, è stato osservato un incremento della frequenza di casi di pollinosi: la percentuale di persone che soffrono di allergie si attesta intorno al 40% della popolazione generale. In particolare sono aumentate quelle forme di allergia dovute ai cosiddetti “pollini minori”,quelli del CIPRESSO, del NOCCIOLO ,della BETULLA e dell’OLIVO. 

Questo aumento è correlato non solo a fattori genetici, ma anche a stile di vita e a cambiamenti del clima, l’aumento dell’inquinamento atmosferico e l’introduzione nella costruzione del verde urbano e dei giardini privati di nuove piante a scopo ornamentale.

Allergia è una "reazione alterata”: una risposta inappropriata dei meccanismi di difesa dell'organismo a sostanze generalmente inoffensive, normalmente presenti nell'ambiente, gli allergeni. Gli allergici producono un tipo di anticorpi, le immunoglobuline E (IgE), che interagiscono in modo specifico con l’allergene. L’interazione tra le IgE e gli allergeni innesca la reazione allergica, con liberazione di mediatori, in primis l’istamina, responsabili dell’insorgenza dei sintomi. Nel caso dell’allergia primaverile, gli allergeni responsabili sono tipicamente i pollini, rilasciati da diversi tipi di piante che fioriscono in primavera.

Ma quanto dura l'allergia stagionale? La reazione allergica perdura finché non cessa l’esposizione all’allergene scatenante, quindi, nel caso della reazione ai pollini, può durare anche diverse settimane. 

 Sintomi:

-congestione nasale (naso chiuso)

-rinorrea (naso che cola)

-prurito nasale

-starnuti

-gonfiore della congiuntiva

-arrossamento della congiuntiva

-lacrimazione.

Possono inoltre associarsi altri disturbi, come asma, disturbi del sonno, otiti, sinusiti.

 Consigli utili:

-Consultare i calendari della fioritura: è necessario assumere i farmaci per l’allergia prima della comparsa dei sintomi.

-Durante il periodo di pollinazione evitare le attività sportive in prossimità di aree verdi.

-Ricordare che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle giornate secche ventose e soleggiate.

-Tra le 10.00 e le 16.00, periodo di maggior concentrazione di pollini, tenere chiuse le finestre e i finestrini dell’auto.

-spolvera e pulisci spesso. 

-utizza un depuratore d'aria. 

-All’aperto indossare occhiali scuri: la luce del sole aumenta il fastidio associato ai sintomi oculari.

-Evitare di uscire subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggior profondità.

-Evitare di fumare: il fumo irrita ulteriormente le mucose di naso e occhi.

-Cambiarsi i vestiti e farsi una doccia quando si rientra a casa: si eliminano così i pollini che si sono attaccati nel corso della giornata, evitando l’esposizione notturna all’allergene.

-ridurre la forfora degli animali domestici. Se possibile lavare gli animali una volta alla settimana al fine di rimuovere il più possibile gli allergeni dal loro pelo e tenerli lontano dai mobili imbottiti, che possono trattenere gli allergeni.

-Evitare categoricamente le “cure fai da te” perché si corre il rischio del sovra dosaggio o si sottovaluta l’interazione con altri farmaci.

Il ruolo dello specialista è essenziale: è infatti necessario affidarsi a test diagnostici scientificamente validati ed eseguiti da esperti del settore. 

Sarà lo Specialista, dopo aver diagnosticato con test specifici l’allergia, a stabilire la terapia più idonea per il paziente. 

Sono possibili due soluzioni terapeutiche. 

  1. sintomatica, che va seguita fino alla scomparsa dei sintomi. I farmaci sintomatici impiegati più spesso nella terapia dell’allergia respiratoria sono gli antistaminici, i corticosteroidi per via nasale o bronchiale, i colliri antiallergici, i broncodilatori e gli antileucotrienici. Per lenire i sintomi possono essere utili anche rimedi non farmacologici, come per esempio:

-lavaggi nasali con soluzioni saline

-impacchi freddi sugli occhi

-lubrificazione oculare con lacrime artificiali.

  1. desensibilizzante (vaccino antiallergico o immunoterapia specifica), che consiste nella somministrazione di dosi crescenti di allergeni altamente purificati, per via iniettiva o sublinguale. L’obiettivo di questo tipo di terapia è abituare progressivamente l’organismo alla presenza dell’allergene responsabile dei disturbi, permettendo una diminuzione dei sintomi e del consumo di farmaci, migliorando in generale lo stato di salute e la qualità di vita del paziente.

Alcune sostanze presenti in natura possono aiutarci a contrastare i disturbi legati all’allergia al polline aiutando il nostro organismo ad affrontare meglio il cambio di stagione:

-Vitamina C: aiuta a sostenere il nostro sistema immunitario nelle reazioni contro i pollini e diminuisce l’alterazione delle mucose nasali. Si può incrementarne l’assunzione tramite l’alimentazione grazie a fragole, arance, lattuga e kiwi che ne sono ricchi oppure tramite un integratore.

-Le vitamine del gruppo B aiutano a contrastare il senso di spossatezza e stanchezza. 

-Omega 3: gli acidi grassi hanno un forte potere antinfiammatorio sulle nostre membrane cellulari. Questa protezione fornita dagli omega 3 potrebbe rendere il processo di reazione al polline più lieve per il nostro organismo attenuando così anche i sintomi. Gli omega 3 si trovano principalmente in pesci, come: il salmone, tonno, pesce spada e sgombro oppure si possono assumere da fonti vegetali come i semi di chia, di lino e le noci. In alternativa si possono integrare con degli integratori alimentari. 

-Magnesio, potassio, fosforo, rame e zinco: si tratta di sostanze che hanno un effetto benefico su riniti allergiche, asma e pruriti per questo sono altamente consigliati per il trattamento delle allergie. Un modo rapido ed efficace per assumerli è quello di integrarli alla propria dieta con un integratore alimentare.

Ci sono anche alcuni estratti vegetali che possono bloccare l’azione dell’istamina,cercando di fermare la reazione allergica, come:

-Perilla, agisce modulando il livello di IgE. Il dosaggio in perle o oli è di 500-1000mg da 1 a 4 volte al giorno in base alla gravità dei sintomi.

-Ribes nigrum, ha un azione cortisone simile. Si trova principalmente sottoforma di tintura madre e il dosaggio consigliata varia da 30 a 60 gocce al giorno assolute o diluite in acqua.

-Quercitina, è un potente antiossidante; agisce inibendo le fasi che portano alla liberazione di istamina. La dose consigliata è di 500mg al giorno. In natura, si trova nella cipolla,mela.

-Bromelina, è un ottimo antiinfiammatorio e decongestionante delle mucose in caso di flogosi. La dose consigliata è di 400-500mg 3 volte al giorno a stomaco vuoto.

Ovviamente queste sostanze devono essere considerate come un supporto da assumere per aiutare il nostro sistema immunitario a funzionare meglio, combinate con una corretta alimentazione ed attività fisica.

LM | 14/04/2021 17:50:00